COME RICONOSCERE UN BENGALA?
‘Thumb print’:
Sul retro del padiglione auricolare i bengala presentano “l’impronta di pollice”
Rufus:
L'arancio di alcuni bengals non ha nulla a che vedere con il gene 'orange', legato ai cromosomi del sesso, ma è dovuto al rufus, poligene tipico della razza bengal.
Glitter:
a causa della trasparenza delle sommità dei peli, unica nei felini domestici, il pelo assume riflessi dorati.
Ticking:
non apprezzato, quando le sommità dei peli del colore di fondo sono scure, allora il disegno sembra torbido, offuscato.
Pancia bianca:
Tutti i bengala hanno mento e gola bianchi e la pancia deve essere maculata.
Fuzzy:
I cuccioli bengala nascono con il pattern, ma dopo le prime settimane, fino a 4-5 mesi, passano attraverso una fase detta 'fuzzy' che coincide con la fase mimetica dei cuccioli selvatici nella giungla. In questo periodo hanno il pelo ispido e più lungo, con aspetto grigiastro, che tende a nascondere la bellezza della maculatura. Possono impiegare anche un anno per raggiungere colore e disegno definitivi.
lo stesso gatto all'eta di un mese e di un'anno
Il mantello:
Il pelo è corto e denso, brillante e setoso. Ci sono 2 varianti riconosciute: macchiato (rosette sono preferibili) e marmorizzato. Il Bengala ha una colorazione ben definita, ben contrastata . Un difetto che in un’esposizione felina può portare alla squalifica è la presenza di macchie bianche irregolari.
Il corpo:
È di medie e grandi dimensioni, muscoloso, allungato e robusto. Le zampe sono di media lunghezza, muscolose e solide. I piedi sono grandi e rotondi. La coda è di media lunghezza e spessa, con la punta della coda arrotondata.